Ismaele dice :« ...
andarmene un pò per mare, a vedere la parte del mondo ricoperta dalle acque. È uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima...; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile...»
Io, Morquan, prendo il mare con il mio kayak rosso.

17 dicembre 2009

OP...là!


...OP...OP...OP
zompetto giulivo


in viso rosso come il mio kayak.

Come spesso i miei occhi ultimamente.


Grazie Ugo.
Thank you Richard.

13 dicembre 2009

!!! DLEN !!!



produci, consuma, crepa.
dlen: apre la cassa quattro.
rapida la fila si divide in fughe
a consumare primi il rito.
prima pagare, prima consumare.
ma per crepare un po’ alla volta.
non prima di aver prodotto un altro
che produca. che consumi. e crepi.


è nella lingua tutto il dolore. parole che significano troppo. troppe cose. anche contrarie. sillabe
sottili e silenziose sfrecciano come stiletti. così che il vortice di lettere t’avvolge in spire a soffocare
i sensi. anche te. proprio il tuo senso.


erano chiusi i tuoi occhi. e i miei. ma fissi negli
inciampi futuri. verso il niente a venire. e che
inizia ogni giorno col giorno e finisce ogni notte
col buio. nei sogni a cui s’avvinghia stretto al
domani di sempre. allo stesso alone d’inchiostro

Degli autori solo uno usa il kayak.
Ma sono tre inuit.

Per chi volesse curiosare:
ilteoremadelloscaffale@gmail.com