Ismaele dice :« ...
andarmene un pò per mare, a vedere la parte del mondo ricoperta dalle acque. È uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima...; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile...»
Io, Morquan, prendo il mare con il mio kayak rosso.

26 gennaio 2010

Less is more


Less is more, less is more, less is more...
Una frase, una formula da ripetere per rompere l'incantesimo che mi incatena ad una vita programmata al consumo delle vita stessa."Less is more" diceva Mies van de Rohe.
Sottrai, togli, diminuisci, elimina, cerca l'essenza. Ritrova l'emozione di uno spazio, la densità di
un suono, il senso di una parola, il significato di un gesto.
Less is more, less is more, less is more...

E quindi kayak e bici a ruota fissa perchè, come dice Mastro Rotafixa :"...noi siamo sempre in movimento, anche quando dormiamo; perchè la nostra é una specie nomade che ha passato oltre un milione di anni a spostarsi nella savana raccogliendo i resti lasciati dai predatori e imparando ad essere specie predatrice essa stessa.
Muoversi sulla base del proprio metabolismo costa fatica, e questo ci ha insegnato il senso del limite.
Senso oggi scomparso, o fortemente depresso. Ci sentiamo onnipotenti. Il segno della nostra presunzione lo possiamo vedere guardandoci intorno: le nostre città, i nostri schiavi meccanici che ora sono diventati i nostri padroni e carnefici, la nostra nobiltà sepolta sotto desideri indotti e la paura di un futuro assente mentre devastiamo il nostro presente.
Torniamo al movimento semplice. Riappropriamoci del nostro primo mezzo di locomozione: il corpo."


E ancora :"...Concentrazione. Fluidità. Modulazione dell'avanzamento. Si é contemporaneamente motore, freno e cambio. Si comincia a prevedere l'accadibile. Si sviluppano capacità divinatorie.
Valuti velocissimamente una serie ampia di possibilità e punti su quella più probabile, in meno di niente. Un viaggio sul filo senza la rete sotto. Impari ad apprezzare la non ricerca del rischio, in tempi che ancora propongono adrenalina ad un tanto al chilo, mentre ora la utilizzi solo quando serve, come giusto, come dovrebbe essere. L'inciviltà si allontana dalla tua persona con un passo deciso: sei responsabile al grado massimo della tua azione.
L'opposto dello sciagurato no limits: coscienza del limite, come mai prima. Ma, allo stesso tempo, dimostrando sul campo che ciò che si pensa impossibile é in realtà solo un'altra cosa rispetto a ciò che conoscevi. Calabrone e elicottero non possono volare, secondo la logica.
Tu accartocci la logica e vai."


Ricordando ciò che dice Thoreau :"...il costo di una cosa è l'insieme di quello che chiamerò vita che, subito o a lungo andare, bisogna dare in cambio per ottenere la cosa stessa..."

2 commenti:

morquan ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
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