Ismaele dice :« ...
andarmene un pò per mare, a vedere la parte del mondo ricoperta dalle acque. È uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima...; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile...»
Io, Morquan, prendo il mare con il mio kayak rosso.

19 novembre 2009

Arte no-brand

Italsider. Coroglio. Bagnoli.
Italsider: il sogno di una industria napoletana che possa creare sviluppo e occupazione.
Coroglio: l'incubo della devastazione di un tratto di costa che ti stordisce con la forza che ha un luogo così pieno di storia, umanità, bellezza.
Bagnoli: la realtà di un quartiere-paese, dalla nascita in continua metamorfosi.


Per me, il fascino struggente di una zona di confine tra paradiso e inferno, lo stupore di momenti surreali che qui ho vissuto, la gioia di un contatto libero col mare, in questa città paradossalmente precluso.

Mi regalo una nostalgica pagaiata tra i pontili della fabbrica.
Ho in regalo una stupefacente mostra di arte no-brand.





Di arte e brand ne parla qui Tommaso Pincio.

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