Ismaele dice :« ...
andarmene un pò per mare, a vedere la parte del mondo ricoperta dalle acque. È uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima...; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile...»
Io, Morquan, prendo il mare con il mio kayak rosso.

07 novembre 2009

L'anima


"...Chiudo con un racconto proprio di Salamov.
Salamov si trovava in un gulag, e nella sua baracca avviene un'ispezione.La polizia chiede di consegnare tutta una serie di cose esterne al proprio corpo: gli arti artificiali, le dentiere, tutte le protesi. E allora fra questi prigionieri
c'è chi si toglie la dentiera, chi si leva l'occhio di vetro, chi si smonta la gamba. Ma Varlam Salamov è molto giovane, è sano, e quindi la polizia scherzando dice: " Tu cosa ci consegni? ". E lui fermo: " Niente ". Allora dice la polizia: " Tu ci consegni l'anima ".
Salamov risponde così, d'istinto: " No, io l'anima non ve la consegno ". Al che quelli continuano:" Un mese di punizione se non ce la consegni".
" No, non ve la consegno."
" Due mesi di punizione se non ce la consegni."
" Io l'anima non ve la do."
" Quattro mesi di punizione" che nei gulag significa quasi morte certa.
" L'anima non ve la do."
Dopo i quattro mesi di punizione, Salamov sopravvive e scriverà: " Io per tutta la vita non avevo mai creduto di avere l'anima ".

Roberto Saviano " La bellezza e l'inferno - Discorso all' Accademia di Svezia"

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